Un gruppo di chirurghi scandinavi facente parte dell'University of Gothenburg e dello Shalgrenska University Hospital sono riusciti a ricostruire uno dei più importanti vasi sanguigni in una ragazzina di appena dieci anni a partire dalle sue cellule staminali. La piccola aveva un cattivo flusso sanguigno tra l'intestino e il fegato. I dottori hanno preso una vena da un donatore deceduto che e' stata successivamente immersa nelle cellule staminali della bambina, provenienti dal suo midollo osseo. Lo studio e' stato pubblicato su 'Lancet'. "Abbiamo utilizzato un processo chiamato de-cellularizzazione, in cui le cellule del paziente originario sono effettivamente lavate via mediante l'uso di enzimi e detergenti", hanno dichiarato i medici, "ciò permette di evitare il fenomeno del rigetto: rivestendo il tessuto di trapianto con le staminali della ragazzina siamo riusciti a farlo identico a quello dell'organismo ospite.Non solo la nuova vena aveva un flusso migliore, ma la qualita' della vita per la bambina e' nettamente migliorata". Il vaso è stato "lavato" di tutto il materiale vivente, finché è rimasta solo una struttura proteica. In questa matrice sono state iniettate le cellule staminali della paziente, prelevate dal midollo osseo, che in due settimane hanno formato una nuova vena pronta per essere trapiantata: «Nell'anno successivo all'intervento la bambina è cresciuta di sei centimetri e di cinque chili». La vena è solo il primo passo, spiegano gli autori dello studio: «Questa ricerca stabilisce la fattibilità e la sicurezza del trattamento in caso di ostruzione o insufficienza venosa - sottolineano - e apre nuove aree di ricerca, come ad esempio cercare di riprodurre le arterie da utilizzare nei by-pass.
fonte: http://salute.agi.it/primapagina/notizie/201206141344-hpg-rsa1030-staminali_ricostruita_in_svezia_una_vena_a_bambina_di_10_anni
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