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venerdì 2 novembre 2012

Geni dell’uomo di Denisova presenti anche nell’uomo moderno

Analizzando a fondo una mappatura completa del Dna dell’uomo di Denisova, un gruppo di ricercatori ha notato che alcuni suoi geni sono rinvenibili ancora oggi nell’uomo moderno. L’uomo di Denisova era uno stretto parente dell’uomo di Neanderthal. I suoi geni, a quanto pare, sono correlati soprattutto alla pelle scura e ad occhi e capelli marroni.

Lo studio è stato svolto dagli scienziati dell’Istituto di Antropologia dell’Evoluzione del Max Planck a Lipsia, guidati da Svante Paabo. La ricerca ha anche messo in evidenza che si tratta di coloro che vivono nelle isole del Sud-Est asiatico, compresi malesiani e aborigeni australiani, i quali condividono più geni con gli uomini di Denisova.


La ricerca è stata possibile confrontando il Dna dell’uomo di Denisova con il genoma dell’uomo di Neanderthal e undici uomini moderni provenienti da luoghi diversi della Terra. Le analisi mostrano anche che le variazioni genetiche degli uomini di Denisova erano estremamente basse, più basse rispetto agli uomini moderni, suggerendo che sebbene questo gruppo di uomini arcaici fu presente in larghe regioni dell’Asia il gruppo non crebbe mai molto numericamente. I resti appartenevano a una ragazza di un gruppo di esseri umani arcaici sconosciuto fino ad allora e che fu chiamato uomo di ‘Denisova’ dal luogo in cui furono trovati i frammenti.


Documenti fossili dell’uomo di Denisova ce ne sono pochi, dicono gli scienziati, l’esistenza di questo gruppo venne alla luce soltanto nel 2010, quando fu analizzato il Dna estratto da un pezzo di un osso di un dito e due molari scoperti nella grotta di Denisova sui monti Altai della Siberia meridionale.

sabato 16 giugno 2012

I 40.000 anni dell'arte rupestre (da Repubblica)

Forme astratte, animali stilizzati, figure antropomorfe: segni eleganti, molto sofisticati se si pensa che a tracciarli sono stati, sulle pareti di grotte e rifugi, i primi esemplari di uomo moderno arrivati in Europa. Sono moltissime le testimonianze di arte rupestre paleolitica nel vecchio continente, dai capolavori della grotta di Lascaux agli animali di Chauvet, in Francia, ad Altamira in Spagna, patrimonio dell'umanità Unesco, per citare alcuni dei più famosi. E restituiscono un archivio d'eccezione delle prime manifestazioni di quel pensiero simbolico che caratterizza Homo sapiens e segna un salto di qualità rispetto agli altri ominidi, aprendo la strada ad una cultura moderna. E' difficile collocare esattamente nel tempo queste prime prove artistiche e stabilirne una cronologia esatta. Adesso, grazie all'ausilio di una tecnica basata sulla datazione uranio-torio, meno invasiva rispetto al radio-carbonio, un team internazionale di scienziati coordinati da Alistair Pike dell'Università di Bristol (Regno Unito), ha riportato indietro le lancette di alcune migliaia di anni per 50 pitture in 11 siti preistorici nella Spagna nordoccidentale - fra cui Altamira, El Castillo e Tito Bustillo - retrodatandole. In modo particolare, un disco di colore rosso sui muri del sito di El Castillo risulta risalire, in base a questi ultimi calcoli, ad almeno 40.800 anni fa, insieme all'impronta di una mano, anch'essa di pigmento rosso, che scivola indietro fino a 37.300 anni fa, ma potrebbe anche essere contemporanea alla figura precedente. Diventano così le più antiche forme di arte rupestre europea, dicono Pike e colleghi nello studio pubblicato sull'ultimo numero di ''Science''. Anche un altro simbolo claviforme che compare in una camera policroma da Altamira è stato retrodatato dal gruppo a 35.600 anni fa.  Collocare queste testimonianze più indietro nel tempo dà indicazioni utili sull'evoluzione dello stile: l'impronta della mano di El Castillo rivela infatti che questo tipo di decorazione è una delle più antiche in Europa. Gradualmente, poi, le forme non figurative hanno lasciato spazio ad immagini animali ed antropomorfe comparse dopo...(CONTINUA)  
( a cura di alessia manfredi da 'la repubblica' )
fonte: http://www.repubblica.it/scienze/2012/06/14/news/spagna_arte_rupestre_retrodatata-37177206/