Chi lavora su turni notturni ha un rischio leggermente maggiore di andare incontro a un attacco di cuore rispetto a chi lavora di giorno. Ciò è testimoniato da una ricerca apparsa sul British Medical Journal, che ha raccolto i dati di analisi precedenti per un totale di 2 milioni di lavoratori. Lo studio guidato dall'universita' dell'Ontario (Canada) ha analizzato 34 articoli gia' pubblicati, che hanno dato conto di oltre 17 mila eventi coronarici. Il rischio di attacco di cuore e' risultato piu' alto del 24 per cento nei lavoratori notturni, mentre quello di ictus del 5 per cento e quello in generale di un evento coronarico del 25 per cento. All'incremento del rischio di malattia, sottolineano pero' gli autori, non ha fatto seguito un analogo incremento nella mortalita', che sale solo di poco. La causa del maggior rischio, spiegano gli esperti, sta nella difficolta' a dormire e ad avere un'alimentazione equilibrata: "Chi effettua turni notturni non ha un periodo ben definito di riposo - affermano - sono in uno stato di perpetua eccitazione del sistema nervoso, il che porta a conseguenze negative per obesita' e colesterolo. Programmi di screening dovrebbero essere realizzati al fine di identificare le persone che rischiano di più".
fonte: http://salute.agi.it/primapagina/notizie/201207311247-hpg-rsa1013-cuore_i_turni_di_lavoro_notturni_aumentano_il_rischio_di_infarto
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