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venerdì 2 novembre 2012

A Catania nasce la prima centrale solare termodinamica

Nel catanese tra 3 anni sorgerà una centrale solare termodinamica, la prima al mondo. A realizzarla sarà Enel Green Power, che ha già pronto il piano d'azione e sta richiedendo le autorizzazioni per il progetto. La struttura è da trenta mega-watt, darà energia pulita a quarantamila famiglie siciliane, e riuscirà a produrre oltre il 60% di quanto riesce a produrre una centrale a combustibili fossili e persino il doppio del solare fotovoltaico. 


Tutto merito del sole siciliano, di cui l'impianto sfrutterà l'energia: ieri a Palermo è stata infatti siglata la “Carta del Sole” per consacrare l'impegno a mettere a punto il progetto. A firmarla, sono stati i responsabili di Anest (Associazione nazionale per l’energia solare termodinamica) e Fred Sicilia (Forum regionale energia distribuita) insieme al Ministero dell'Ambiente, Confindustria e Fondazione Sicilia. In senso tecnico la struttura si chiama "centrale a solare termodinamico e integrata a biomasse":il costo è di duecento milioni di euro, occuperà 150 persone e per costruirla ci lavoreranno mille operai in 3 anni.


Un impianto di questo genere (“a sali fusi”) già esiste: è il modello realizzato da Enea ed Enel nell'impianto "Archimede" a Priolo Gargallo, per un potenza di soli cinque megawatt. Quello catanese sarà il primo caso di centrale di maggiori dimensioni, a misura di città. Perché su un metro quadrato di terreno assolato nella regione sicula si possono ottenere due megawattora l’anno, rispetto alla media di 1,6 del resto d'Italia. Ovvero, è sufficiente una zona di un km quadrato per soddisfare le esigenze elettriche domestiche di più di ventimila famiglie (l’equivalente di una cittadina grande come Viterbo o Savona) installando una potenza di più di 20 megawatt.

sabato 13 ottobre 2012

Luoghi da visitare: CIPRO (da Repubblica Viaggi)

«I ciprioti? Loro fanno il bagno anche a novembre e i più temerari osano farlo persino a dicembre, ma tanto le acque da queste parti sono sempre tiepide. Del resto a Cipro il sole splende quasi tutto l'anno». Per Christos, vero cipriota doc, la terza isola più grande del Mediterraneo, dopo la Sicilia e la Sardegna, è una sorta di eden, per lasciarsi accarezzare dai raggi solari e rilassarsi anche in bassa stagione. «Forse voi italiani, continua, non siete così coraggiosi da tuffarvi in acqua, ma nei mesi autunnali qui si sta davvero bene. Niente folla, temperature piacevoli e accoglienza al massimo». 


Insomma, una meta perfetta anche per il ponte di Ogni Santi, per staccare un pò la spina, a sole tre ore di volo (Ryanair collega Milano Orio al Serio, Pisa e Roma Ciampino all'aeroporto di Pafos. Oppure Bologna su Larnaca, due volte a settimana). E poi si ha la benedizione della dea Afrodite, protettrice dell'isola, che secondo la leggenda sarebbe nata qui. Già Omero la menziona nelle sue opere, attribuendole gli appellativi di "Cipria" e "Dorata Afrodite".


Lo scoglio di Afrodite (a circa 25 chilometri da Pafos), chiamato "Petra tou Romiou", è uno dei tratti più belli del litorale, dove, si dice, che la divinità emerse dalle onde del mare. Il nome greco "Petra tou Romiou" (scoglio) è legato ad un eroe bizantino Akritas che pare seppe tenere a bada i saraceni con la sua prodigiosa forza. Si dice che sollevò un enorme masso e lo scagliò nel mare contro i saccheggiatori che cercavano di approdare. Il masso è rimasto lì da allora ed è il rituale irrinunciabile per tutti gli appassionati di fotografia. Si giunge mediante uno stretto cunicolo, molto scenografico con la vista del mare azzurro dopo il semibuio del tunnel.


C'è chi dice, che immergendosi in queste acque turchesi - e sempre un po' agitate a creare l'effetto spumoso in superficie - si possa ottenere l'elisir di giovinezza. Altri ancora rimarcano che per avere questo potere, serva anche la luna piena e quindi se pensate ad un bagno tanto vale controllare anche il calendario. Un'altra tesi, invece, sostiene che per combattere la vecchiaia sia necessario fare tre giri a nuoto attorno allo scoglio. Vero o non vero, l'atmosfera che si respira rende magico il luogo.


Infine, non si può non addentrarsi nell'interno fino a Nicosia, la capitale dal cuore antico e volto moderno, circondata da mura del XVI secolo. Il fiore all'occhiello è la seicentesca Cattedrale di S. Giovanni. Anche questa chiesa mantiene lo sfarzo di tutte le altre e si caratterizza per la presenza di uova di struzzo decorate. Sono un simbolo religioso: come lo struzzo non abbandona mai le sue uova, così un ortodosso non lascia mai la sua religione.

( a cura di isa grassano )
fonte: http://viaggi.repubblica.it/articolo/cipro-l-isola-della-lunga-estate/226370