Nel catanese tra 3 anni sorgerà una centrale solare termodinamica, la prima al mondo. A realizzarla sarà Enel Green Power, che ha già pronto il piano d'azione e sta richiedendo le autorizzazioni per il progetto. La struttura è da trenta mega-watt, darà energia pulita a quarantamila famiglie siciliane, e riuscirà a produrre oltre il 60% di quanto riesce a produrre una centrale a combustibili fossili e persino il doppio del solare fotovoltaico.
Tutto merito del sole siciliano, di cui l'impianto sfrutterà l'energia: ieri a Palermo è stata infatti siglata la “Carta del Sole” per consacrare l'impegno a mettere a punto il progetto. A firmarla, sono stati i responsabili di Anest (Associazione nazionale per l’energia solare termodinamica) e Fred Sicilia (Forum regionale energia distribuita) insieme al Ministero dell'Ambiente, Confindustria e Fondazione Sicilia. In senso tecnico la struttura si chiama "centrale a solare termodinamico e integrata a biomasse":il costo è di duecento milioni di euro, occuperà 150 persone e per costruirla ci lavoreranno mille operai in 3 anni.
Un impianto di questo genere (“a sali fusi”) già esiste: è il modello realizzato da Enea ed Enel nell'impianto "Archimede" a Priolo Gargallo, per un potenza di soli cinque megawatt. Quello catanese sarà il primo caso di centrale di maggiori dimensioni, a misura di città. Perché su un metro quadrato di terreno assolato nella regione sicula si possono ottenere due megawattora l’anno, rispetto alla media di 1,6 del resto d'Italia. Ovvero, è sufficiente una zona di un km quadrato per soddisfare le esigenze elettriche domestiche di più di ventimila famiglie (l’equivalente di una cittadina grande come Viterbo o Savona) installando una potenza di più di 20 megawatt.
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