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venerdì 5 ottobre 2012

Scoperti nuovi dinosauri: il nano-vampiro e il Nodosauro corazzato, ne parlano P.Sereno e R.Stanford

Una nuova e sconosciuta specie di dinosauro è stata scoperta dai palentologi dell'Harvard University, mentre stavano analizzando una collezione di fossili rinvenuti nel 1960 in Sudafrica. Secondo Paul Sereno, il paleontologo che ha pubblicato la ricerca sulla rivista Zookeys, l'animale aveva due gambe per correre, degli arti superiori prensili e si cibava di carne. Pesava quanto un gatto, aveva i canini di un vampiro, la testa come un pappagallo e gli aculei come un porcospino che ricoprivano gran parte del suo corpo.

Il cosiddetto 'dinosauro-vampiro' è stato ritrovato in Sudafrica cinquant'anni or sono ma non gli è mai stato dato il dovuto rispetto. Il dinosauro, già chiamato dinosauro Dracula, soprannome che gli venne affibbiato per i denti appuntiti -, il quale stando al parere degli studiosi aveva un becco da pappagallo e aculei su tutto il corpo dalla testa alla coda analoghi a quelli del porcospino. 

Forse si erigeva su due zampe, era molto rapido e aveva le zampe anteriori prensili. Ce lo comunica il ricercatore Paul Sereno, paleontologo all'Università di Chicago. Il nome scientifico del Dinosauro è Pegomastax Africanus, misurava quasi sessanta centimetri di lunghezza e pesava meno di un gatto.


Volendolo immaginare ora potrebbe assomigliare ad un istrice a due gambe, anche se gli aculei non erano così spessi come quelli dell'animale: è probabile che gli servissero sì per difendersi, ma soprattutto per sembrare enorme al cospetto dei suoi predatori al fine di intimorirli.

I resti del dinosauro sono stati originariamente scovati all'interno della roccia rossa adiacente al confine tra Lesotho e Sud Africa dai ricercatori di Harvard già nel 1960 e sono stati riportati all'attenzione pubblica proprio da Sereno, che ha riscoperto il reperto dopo una ricerca tra gli archivi della sua università."Anche se le lunghe zanne appuntite potrebbero suggerire che Pegomastax sia un predatore, il becco a pappagallo ci suggerisce invece che nel corso della sua vita ha mangiato semi, noci e forse qualche frutto fresco. 

I canini probabilmente non erano correlati con il consumo di carne", afferma il dottore, "Gli erano utili per difesa o per addentare le radici. Pegomastax e i suoi antenati erano i più avanzati erbivori del loro tempo". Trattasi quindi di erbivori e non di un pericoloso, se pur piccolo, carnivoro. Per dargli un contesto, si pensi che quando Pegomastax era vivo, il supercontinente Pangea aveva appena cominciato a dividersi in masse terrestri del nord e del sud. Il dinosauro vampiro potrebbe far parte dell'albero genealogico del ornitischi, e come tale potrebbe far luce sull'evoluzione di questo grande gruppo.



"Quello che ho trovato è un'impronta di dinosauro chiamato Nodosauro", dice con soddisfazione Ray Stanford, il cacciatore di tracce autore di questa scoperta rarissima. "Ne sono state trovate poche altre, ve ne sono alcune nell'Ovest, in British Columbia e in Canada". Il grande calco della zampa di questo erbivoro dalla corazza impenetrabile vissuto più di cento milioni di anni or sono era stampato su una parete rocciosa all'interno dell centro della Nasa a Greenbelt. Gli animali più antichi del mondo hanno camminato sul terreno da cui l'uomo ha sfidato lo spazio.

Un paradosso che diverte molto Stanford, il quale invita tutti ad osservare meglio dove mettiamo i piedi. "Se non preserviamo queste cose - dichiara Stanford - se non guardiamo per terra, rischiamo che il passato venga annientato". Stanford ha anche individuato e presentato diverse impronte più piccole di teropodi carnivori con tre dita, ai funzionari del Goddard dallo stesso sito di ritrovamento. Ha definito il posto del ritrovamento come “poetico”.


Ray Stanford è un cacciatore di dinosauri che ha nel suo background anche la scoperta di una nuova specie di nodosauro da un cucciolo fossile trovato nei pressi dell’Università del Maryland, a College Park. Scoperta che è stata anche pubblicata in un articolo. Confermata l’autenticità di questa traccia da David Weishampel della Johns Hopkins University di Baltimora, autore del libro “Dinosaurs of the East Coast.”

Stanford ha avuto dei campioni di materiale della roccia sedimentaria del Periodo Cretaceo dalla US Geological Survey. Analizzando i grani di polline conservati nella pietra è stato possibile ricavare informazioni sulla roccia sedimentaria dell’era del Cretaceo che ha un’età di circa 110-112 milioni di anni. Il periodo Cretaceo si colloca tra i 145,5 and 65,5  milioni di anni fa e fu l’ultimo periodo dell’Era Mesozoica.

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