Da tempo ormai immemore sentiamo dire in giro da 'santoni' e 'soloni' della medicina e specialisti di salute e alimentazioni che una dieta sana associata ad attività ginnica ci tuteli da molti tumori. Ma nel corso del tempo, fermi restando alcuni capisaldi, i consigli sono anche diventati vaghi, sia perché nuovi studi hanno aggiunto nuove conoscenze, vuoi per il diffondersi di notizie che spingevano ora in una direzione, ora nell'altra. A puntualizzare la questione ora arrivano le linee guida redatte dell'American Cancer Society, recentemente pubblicate da CA - A Cancer Journal for Clinicians.
Ovviamente nelle linee guida americane ci sono anche le raccomandazioni generali (i famosi "capisaldi"), fra cui: limitare il consumo di carni rosse e lavorate, seguire una dieta salutare che punti molto gli alimenti vegetali, scegliere cereali integrali anziché raffinati. Per rendere più pratiche queste linee guida, gli esperti hanno fatto ricorso ai numeri. Iniziando dalle 50-100 kilocalorie in meno al dì che possono prevenire il graduale incremento di peso. Mantenere un peso salutare è infatti uno degli "strumenti" più importanti per ridurre il rischio di tumori. Almeno 150 a settimana sono, poi, i minuti di attività fisica, ad intensità moderata, consigliati agli adulti normopeso, che diventano 75 se l'attività è vigorosa.
Sono due le "unità" di bevande alcoliche permesse, al giorno, per l’uomo, 1 quella per la donna. Per capirci, una lattina di birra di media gradazione o un bicchiere di vino (circa 150 ml) o una dose da bar (circa 40 ml) equivalgono a 1 unità. Il limite suggerito tiene conto dei possibili benefici sul fronte cardiovascolare di un modesto consumo di alcol, perché se fosse solo per la prevenzione dei tumori, la raccomandazione sarebbe di astenersene. Queste le raccomandazione "generali", ma nelle linee guida vengono anche riassunti i fattori, sempre legati a dieta e attività fisica, più fortemente associati con il rischio per alcuni tipi di tumore e che possono avere un particolare rilievo soprattutto per chi ha familiarità per un certo tipo di neoplasia o ne è stato già colpito. Fra questi consigli più "specifici", oltre al controllo del peso, c'è un'attività fisica adeguata e un buon consumo di frutta e verdura.
Per la riduzione del rischio di tumori del colon retto, si dà importanza alla limitazione del consumo di carni rosse e lavorate e di alcol, di scegliere cereali integrali, di non scendere sotto le quantità raccomandate di calcio e di assicurare livelli sufficienti di vitamina D. Per ridurre il rischio di tumore dello stomaco, si sottolinea in particolare di diminuire il consumo di sale, di cibi sotto sale e di carni lavorate, mentre per ridurre il rischio di cancro del cavo orale ed esofago, si raccomanda di limitare l'alcol e il fumo, e di non assumere cibi bollenti. «In ogni caso — affermano Daniela Lucini e Giovanni Caldara, responsabili della Sezione medicina dell'esercizio e patologie funzionali all’Istituto Humanitas di Milano —, in quanto la "dieta" per ridurre il rischio di tumori è in linea con quella suggerita per la prevenzione delle malattie cardiocircolatori, il diabete e più in generale per una buona salute, importante non è decidere "che cosa" vogliamo prevenire, ma migliorare il nostro stile alimentare e di vita».
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