I medici li chiamano sintomi del basso tratto delle vie urinarie (Luts, dall'inglese Lower Urinary Tract Symptonms), un lungo nome per identificare tutti i problemi di minzione. E a soffrirne è circa la metà della popolazione maschile sopra i 50 anni, anche se il 40 per cento dei pazienti aspetta più di un anno prima di consultare il medico. A tracciare il ritratto di un disturbo segreto è un sondaggio condotto da Tena Men che sottolinea come, a dispetto della sua diffusione, il problema sia ancora tabù per il sesso maschile. Per vergogna, imbarazzo, ignoranza, credendo che sia solo e tutta colpa dell'età. Ma l'incontinenza maschile non è soltanto un problema relativo agli anni. ''Ingrossamento della prostrata, interventi chirurgici, patologie neurologiche, infortuni, infezioni del tratto urinario, sovrappeso, stress e diabete sono infatti tra le principali cause di perdite involontarie'', spiega Massimo Perachino dell'Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato.
E circa il 50 per cento dei pazienti europei lo ignora, così molti di loro, ancora nel pieno delle attività lavorative e sociali, smettono di fare viaggi, soffrono di sbalzi d'umore, rinunciano alla palestra e al calcetto, dormendo poco o male. E dicono no al sesso. Eppure gestire il problema e riacquistare la fiducia in sè stessi si può, assicura Perachino. ''Si comincia dal medico, che oltre a prescrivere, se necessario, una terapia farmacologica, o intervenire chirurgicamente, può indirizzare il paziente verso prodotti assorbenti ed esercizi specifici di riabilitazione perineale per il rafforzamento dei muscoli pelvici: contrazioni intermittenti ripetuti almeno una volta al giorno''. Senza dimenticare che anche l'alimentazione ha il suo peso: ridurre stimolanti come caffè, dolcificanti e alcool non può che far bene. E se non basta un aiuto può arrivare dai farmaci. Diversi a seconda del tipo di incontinenza: si va dagli anti-colinergici agli alfa-litici, a molecole come la duloxetina che accrescono tono e forza muscolare, ad alcuni anti-depressivi triciclici. Chiarisce l'urologo Giovanni Caldara: "Poiché oggi la maggior parte degli uomini sopra i 50-60 anni conduce uno stile di vita attivo, i Luts sono sempre meno tollerabili. Questi disturbi, affrontati nel modo adeguato, possono essere tenuti sotto controllo e curati in modo efficace. I Luts possono portare anche alla diagnosi precoce di un problema non diagnosticato, quindi una visita specialistica è importante". Secondo l'indagine Tena, sono le donne a convincere l'uomo a recarsi dal medico per trovare la giusta soluzione e gestire al meglio i disturbi.
Le donne sono abituate tra l'altro a usare assorbenti per l'igiene intima, e sono più aperte dei loro compagni a utilizzare prodotti specifici per l'incontinenza. Ma c'è dell'altro che si può fare per contrastare l'incontinenza urinaria: gli esercizi del pavimento pelvico, ossia della muscolatura corrispondente alla zona attorno a genitali, vie urinarie e ano. Il pavimento pelvico chiude la parte inferiore del bacino e contribuisce a formare gli sfinteri uretrali. Queste strutture, contraendosi e rilasciandosi, riempiono e svuotano la vescica. I pazienti che sviluppano LUTS suggestivi di IPB si rivolgono in prima istanza al medico di medicina generale che nel 50% gestisce autonomamente la diagnosi di primo livello, e al quale, pertanto, spetta avviare la valutazione iniziale dei sintomi. La prima fase è la raccolta della storia clinica del paziente (anamnesi) che è molto importante per escludere altre patologie, non solo cause urologiche, che si manifestano clinicamente con identici sintomi. La scala di valutazione sintomatologica dei LUTS/IPB più utilizzata nel mondo è l'IPSS-QoL (International Prostate Symptom Score).
La vescica è un organo muscolare, il muscolo vescicale è il detrusore. Nella neurofisiologia della minzione c'è una fase di riempimento in cui l'ortosimpatico fa distendere il detrusore (recettori ß-adrenergici) e mantiene chiuso il collo vescicale (recettori a-adrenergici) mentre il pavimento pelvico mantiene un tono di contenzione. Nella fase di svuotamento, il parasimpatico (recettori colinergici) fa contrarre il detrusore, mentre la inibizione dell'ortosimpatico fa rilasciare il collo vescicale e detendere il pavimento pelvico. Ciò deve avvenire a basse pressioni detrusoriali ed alto flusso. Depressione, perdita di fiducia in se stessi, percezione di venire privati di autorevolezza. Sono alcune delle sensazioni denunciate dagli uomini che soffrono di incontinenza urinaria. Una recente indagine promossa da Tena attraverso il suo programma sull'educazione alla salute ''50+ La salute degli uomini'', ha fatto il punto sui Luts (Lower Urinary Tract Symptoms), i sintomi del basso tratto delle vie urinarie. Una ricerca svolta in Francia, Germania, Svezia e Italia, e condotta su un migliaio di uomini e sulle loro mogli o compagne.
fonte: L'Espresso, n. 43, anno LVII, 25 ottobre 2012, anna lisa bonfranceschi
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