Saranno trattati come farmaci: stesse procedure di autorizzazione per la messa in vendita e dunque stessa dignità. E in più aumenteranno di numero. In Italia si sta avvicinando una rivoluzione per i prodotti omeopatici e per la medicina che li utilizza. Dopo diciassett'anni di blocco del mercato, di autorizzazioni transitorie alla vendita via via prorogate, verrà applicata una direttiva europea del 2006. Una direttiva che cambia faccia al settore. Tutti i principi attivi già in commercio, almeno trentamila, verranno controllati dall'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, e registrati in via definitiva. I produttori potranno inoltre vendere nuovi farmaci. Quanti saranno? Non è facile dirlo. Una parte risalgono a prima del 1995 ma a suo tempo non rientrarono nella grande lista di quelli da mettere in commercio. Altri sono nuovi. La Guna, uno dei più grossi produttori del nostro paese, ha annunciato di averne pronti 90. "Ci sono almeno tre grandi categorie di prodotti nuovi che potrebbero affacciarsi sul mercato". A parlare è Elio Rossi, responsabile del Centro di riferimento di Omeopatia della Toscana, regione dove gli ambulatori pubblici di medicine complementari sono 110. "Intanto i nosodi, simili ai vaccini ed efficaci contro l'influenza. Poi forme omeopatiche di farmaci della tradizione cinese, ayurvedica o europea che possono servire contro virus anche importanti. Infine prodotti complessi, nati dalla sinergia di più principi attivi che potrebbero servire per problemi come le dipendenze o aiutare i pazienti cronici''...(CONTINUA)
di michele bocci
fonte: http://www.repubblica.it/cronaca/2012/04/02/news/promossa_omeopatia-32601765/
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