Affidare tutti i propri files a un unico grande servizio on-line pare essere una cosa all'ordine del giorno. Ma nel caso di Google il lancio di Drive, il suo servizio di cloud storage, potrebbe rivelarsi un modo di dare a Mountain View il controllo su un'altra fetta della nostra vita. I termini di utilizzo stabiliti da BigG parlano chiaro: i file rimangono vostri ma noi possiamo utilizzarli come e quando vogliamo.
La licenza di Drive, insomma, è la stessa adottata a inizio marzo per tutti i servizi Google. Una scelta strategica che permette a BigG di unificare tutti i contratti di utilizzo dei propri servizi e affrontare con più facilità le cause legali intentate dall'esterno. Quindi, se volete mettere i vostri file sulla nuvola di Google dovete prima tener conto di questi piccoli, fondamentali dettagli:
1) Siete i proprietari dei vostri file:
I termini di servizio di Google sono chiari: “ quello che vi appartiene resta vostro”. Se caricate un file su Drive, potete condividerlo con chiunque vogliate, diffonderlo su altri servizi o social network e scegliere di rimuoverlo quando volete. Su questo punto Google vi dà praticamente carta bianca, ma aspettate almeno di leggere il punto successivo.
2) I file sono vostri ma Google li può usare:
Google ha abbandonato il burocratese e ha chiarito con grande efficacia cosa può fare dei vostri file: usarli, immagazzinarli, riprodurli, modificarli, realizzare opere derivate, comunicarli, pubblicarli, e distribuirli in tutto il mondo. " I diritti che si cedono", scrive BigG: " riguardano lo scopo limitato di utilizzare, promuovere e migliorare i nostri Servizi e di svilupparne di nuovi". Se non potesse manipolare questi dati, il servizio non funzionerebbe. E per questo obiettivo, possono anche darli in mano ad altre aziende partner...(CONTINUA)
(a cura di lorenzo mannella)fonte: http://daily.wired.it/news/internet/2012/04/30/privacy-google-drive-92547.html
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