“Riscrivere” il codice di attacco degli anticorpi per curare i tumori del sangue. Sembra un copione uscito da un film di fantascienza, ma potrebbe essere il futuro della lotta alle leucemie e ad altre forme di cancro. Ci stanno lavorando, con una procedura innovativa, i ricercatori del San Raffaele di Milano all’interno di un gruppo internazionale guidato da Chiara Bonini (responsabile dell’Unità di Ematologia sperimentale del San Raffaele di Milano), in collaborazione con Luigi Naldini (direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica), con uno studio pubblicato su Nature. Il nostro sistema immunitario è attrezzato, ma non in maniera sufficiente e ideale, per combattere le cellule del cancro. L’arma naturale sono gli anticorpi e tra di essi i linfociti T, le cellule-soldato che ci difendono da infezioni virali, batteriche e fungine, e che da tempo sono al centro di sperimentazioni sulla “immunoterapia cellulare adottiva” contro il cancro. Un approccio promettente, ma con alcuni limiti. Ogni anticorpo possiede un “uncino" molecolare diverso dagli altri in grado di riconoscere i “nemici” dall’antigene, una sorta di “codice a barre” costituito da un piccolo frammento di una proteina che un virus, un fungo o un batterio trasporta prevalentemente in superficie. Nel nostro organismo ci sono tanti linfociti T diversi: la loro specializzazione deriva dal “recettore dei linfociti T” (TCR), una molecola presente sulla superficie del linfocita. Esistono anche linfociti addestrati per combattere i tumori, ma purtroppo sono molto rari e spesso non bastano per eliminare le cellule "cattive"...(CONTINUA)
fonte: http://salute24.ilsole24ore.com/articles/14213-riaddestrare-le-cellule-soldato-per-colpire-i-tumori-del-sangue?refresh_ce
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